Un libro ti cambia la vita

Credo che uno dei grandi doni dei libri sia quello di entrare in intimità con noi e spingerci a rivedere le nostre prospettive. Portare a riflettere qualcuno è davvero difficile, soprattutto su faccende che nel nostro io sono “consolidate”, per reale convinzione o retaggio culturale.

Il libro ci accompagna per parecchio tempo (pensate a quante ore ci passiamo sopra) ed è praticamente come se parlassimo ininterrottamente con qualcuno, anzi, il che è ancora più improbabile, è come se ascoltassimo un monologo per almeno 10 ore.

Non potrebbe mai succedere senza l’artificio di un racconto.

Ne ho già parlato in passato: la prima volta che ho riconsiderato davvero le mie convinzioni sul mio futuro è stato quando ho letto Esperimenti di felicità provvisoria, di Matteo B Bianchi. Quel libro mi ha fatto capire che ci sono tante sfumature, ci sono tanti amori che non sono chiusi dietro le mura dei nostri rigidi schemi mentali, tanti modi di vivere la propria sessualità, diversi dal reprimerla.

Sono convinzioni grandi come macigni, davvero difficili da spostare.

Recentemente mi è ricapitata la stessa cosa. Ovviamente la tematica è sempre quella LGBT (e che ce volete fà, me faccio prende la mano). Qualche anno fa, parlando di adozioni gay, avevo apprezzato un intervendo dell’onorevole Luxuria contrario all’affidamento di bambini a coppie gay in Italia: la motivaziona principale NON era quella che una coppia omosessuale non fosse in grado di educare e crescere un bimbo, MA l’assenza di una società openmind e tollerante, che avrebbe finito per ghettizzare il bambino stesso.

Il punto è che finchè si parla di aria fritta, possiamo dire quello che vogliamo e, anche in buona fede, farlo passare come una cosa sensata. Il punto è che le famiglie arcobaleno non sono teoria: esistono già, anche in Italia. Se dovessi citare il libro del momento sarebbe sicuramente Hello Daddy, di Claudio Rossi Marcelli. Claudio racconta la storia della sua famiglia, attualmente composta da lui, il suo compagno Manlio, le due figlie gemelle e l’ultimo arrivato (che ha compiuto un anno il mese scorso).

Una lettura che consiglio a tutti, favorevoli e contrari, per leggere con i propri occhi quelle che non sono opinioni ma una storia reale, vissuta. Pare che l’essere umano, nei momenti di difficoltà, tiri fuori il meglio di sè. Pare anche che idee sbagliate* e pregiudizi vengano abbattuti quando si entra in contatto con persone, con la realtà, e che la stretta dell’intolleranza si allenti, anche con l’italiano medio.

* Mi permetto di definire idee sbagliate quelle opinioni che non rispettano alcuni requisiti fondamentali. Tali requisiti sono l’essere sostenibili in qualsiasi sede, davanti a chiunque, in qualsiasi momento e supportate da dati oggettivi. Come diamo poco peso ad un amico che parla male di qualcuno e poi, quando se lo trova davanti fa grandi sorrisi, così dobbiamo imparare a pesare le affermazioni di politici che cambiano le loro convinzioni da un comizio all’altro, da un periodo dell’anno all’altro, che davanti agli elettori dicono una cosa e alle loro spalle ne fanno un’altra, che si ergono paladini della famiglia tradizionale e poi hanno alle spalle 2 matrimoni e altrettante condanne.


Madonna [featuring Gogol Bordello] – La Isla Bonita

Sfogo comingout-istico

Oh…io capisco che un genitore non è mai pronto, che nessuno gli ha mai detto che poteva avere un figlio gay o una figlia lesbica, che vuole i nipotini, che son cose difficili da accettare….

Ma adesso vediamola un attimino da un altro punto di vista.

Chi è che scopre e si smazza la non eterosessualità?
Chi è che ha da fare un percorso di accettazione?
Chi è che deve rivalutare aspettative inculcate dalla società?
Chi è che deve rielaborare il suo concetto di futuro?

Oh, genitori, vediamo di non scassare il cazzo!

Con tutto il bene eh, però che palle che devo stare ad aspettare il momento giusto e mille altre paturnie. Mio padre me l’ha resa fin troppo facile ma mia madre mi sta dando del filo da torcere. Devo arrivare al punto della situation e dirglielo quanto prima perchè qua i segnali non vengono colti, ecco.

Scusate lo sfogo.

P.S.=perla del Pier (non il cocchiere, un mio amico) a sua madre “Mamma, se qualche testa di cazzo ha qualche problema digli di venirlo a dire direttamente a me….poi, se si rialzano, allora ci posso anche parlare”. Questa violenza frocia 🙂


Glee Cast – Shake It Out

Qua cascan le braccia

Buongiorno. Oggi stavo scrivendo tutt’altro post ma, causa avvenimento curioso, ho deciso di ripartire da zero per narrarvi quanto segue.

Sono al telefono con una mia amica e mi arriva un messaggio sullo scopasito di turno, che non riporto letteralmente a causa dei contenuti un po’ osé, ma di cui riassumo il significato:
Ciao, cerco un ragazzo bisessuale fidanzato con una ragazza che abbia voglia di un po’ di sano sesso orale….

Ora, ma puoi essere così deficiente? A me…proprio a me devi venirlo a dire?! Io che è da anni che mi incazzo quando mi scontro col luogo comune del bisessuale sposato che di nascosto scopa con gli uomini?!?!?

L’istinto è stato di rispondere “Ammazzati”.
Poi devo ammettere che è sopraggiunta un po’ di curiosità:
A. Perchè lo cerchi bisex?
B. Cosa c’è di libidinoso nel sapere che uno è fidanzato con una ragazza?
C. Scusa perchè solo orale?

Poi ho capito che probabilmente si trattava di una sfranta repressa che cerca qualcuno nella sua stessa situazione per potersi togliere qualche sfizio ogni tanto e andare avanti con la sua vita pseudo-normale….

Mi sono limitato ad un pacifico “Ehm….che gusti….No guarda, non sono quel tipo di  bisessuale. Buona caccia.” e ho evitato di scheccare…rimango comunque assai perplesso.

Voi che ne dite? Sono esagerato io?

Secondo me è gente che ha un lato che splende, ma lo tratta come un lato oscuro…


Kelly Clarkson – Dark Side